Voci e Canti tra i Filari dell’Uva Puttanella

“L’ordine che non c’è non lo troverete come appunto è nel grappolo d’uva che gli acini sono di diversa grandezza anche a volere usare la più accurata sgramolatura. Questi sono acini piccoli, aspireni, seppure maturi che andranno egualmente nelle tina del mosto il giorno della vendemmia. Così il mio paese fa parte dell’Italia. Io e il mio paese meridionale siamo l’uva puttanella, piccola e matura nel grappolo per dare il poco succo che abbiamo” (Rocco Scotellaro)

Il 27 Ottobre è stata una bellissima serata dove abbiamo potuto ospitare nel nostro spazio alcuni di questi splendidi acini tanto cari a Rocco Scotellaro. L’occasione è stata la presentazione del libro Il Rovescio della Nazione di Carmine Conelli e dell’album di Chiara D’Auria “Féssë a cchi Muόrë”

Una delle tante riflessioni uscite nella serata è che la venerazione per un passato idilliaco è un inganno, che sono solo narrazioni sterili che servono a rassegnarci ad accettare una vita come se fosse l’unica possibile.

Ma il passato invece è qualcosa di vivo che ritorna sempre nel presente e ci aiuta a cambiarlo e ci aiuta a non rassegnarsi all’idea che i paesi dell’Appennino, della Basilicata, che il Sud d’Italia e del mondo siano condannati dalla natura, dal destino a scomparire, a essere il volto arretrato di una modernità di catastrofi.

Ci aiuta a realizzare che son condizioni create da persone e che sta alle persone cambiarle.

E come dice Chiara D’Auria, féssë a cchi muόrë da špettatόrë, senza provare a fare qualcosa per cambiarlo. Perchè vale la pena provarci. Così come ha fatto lei che ha deciso di tornare in Basilicata per dare una possibilità a un progetto musicale degno e ambizioso: quello di fare nel 2023 un album di cantautorato in dialetto titese, di far risuonare quella lingua che per anni abbiamo imparato a nascondere dietro all’italiano, e di far parlare varie figure di questa terra in bilico tra natura e abbandono, una spoon river lucana.

Così come degno e ambizioso è il progetto di Tamu Edizioni (del quale Carmine Conelli è responsabile oltre che autore col suo libro Il Rovescio della Nazione): quello di pubblicare libri immersi nelle società postcoloniali, nel pensiero femminista e nelle nuove ecologie, a partire dallo sguardo di una libreria nel centro storico di Napoli, Tamu, spazio di incontro e dibattito su Mediterraneo, Medio Oriente e altri sud.

Questo perchè, come ricorda Carmine Conelli, i territori del sud d’Italia e del mondo ci offrono in maniera più forte la possibilità di immaginare una società diversa, possibilità che ci proiettano oltre quell’essere non-ancora-nord, quel non-ancora-nord che per tanti anni ci è stato imposto come condizione di arretratezza.

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